AUDACE SALVATAGGIO DI 4 AUDACI

Oggi dopo le chiusure dovute alla pandemia, finalmente ci siamo ritrovati in quattro “Audaci” per un tanto agognato allenamento sul Montello, palestra ideale per rinforzare l’apparato muscolare altresì impossibile per noi atleti di pianura.

Circa al 5km alla fine della presa VII(via Antonio Gorini), quando il Silvio, al rientro dopo una fermata “idraulica” si accorge che nel canale “Brentella” (canale artificiale scavato nel 1449/1450 dalla Serenissima) un Capriolo, trascinato dalla forte corrente, cercava in tutti i modi di mettersi in salvo. Non credendo ai nostri occhi, ci siamo subito allarmati e il Fabrizio esclamava: “non riuscirà mai ad uscire da lì, le pareti in cemento del canale sono troppo inclinate perché possa uscire da solo!” Dobbiamo chiamare la forestale!

Il Paolo preso il cellulare(fortunatamente lo portava con se) compose il 112, ma passavano i secondi e non rispondeva nessuno, mentre il malcapitato Capriolo, continuava ad annaspare.

Ad un cero punto l’indomito Sante, sprezzante del pericolo, si distese sul bordo del canale nell’intento di afferrare l’animale che ormai dava segni di rassegnazione. Mancavano pochi centimetri per arrivare alla corna, ma era ancora troppo lontano, subito il Fabrizio e il Silvio afferravano il Sante per le caviglie formando una “catena umana” che permetteva “all’indomito” di sporgersi per qualche altro centimetro verso il palco dell’animale, il quale sembrava sapesse che ci stavamo prodigando per salvarlo(ci guardava ma non aveva paura e rimaneva fermo). D’un tratto afferrato per le corna lo tiravamo a riva, lui tutto bagnato ed infreddolito, un po’ barcollate riuscì a scendere dall’argine attraversare la strada, ma stremato dalla fatica di rimanere in vita, si accasciava in mezzo all’erba tutto tremante per riprendere fiato.

Eravamo a pochi passi dal Piave fiume “Sacro alla Patria” in memoria dei combattimenti di cui fu teatro durante la prima guerra mondiale (la Prima battaglia del Piave, la Battaglia del solstizio e la Battaglia di Vittorio Veneto, 1917-18).

Non so se l’energia emanata dal luogo, ci ha pervasi, ma nel giro di qualche minuto è successo tutto. Noi dopo esserci accertati che stesse bene, riprendevamo il nostro allenamento, tutti soddisfatti per l’esperienza avuta e anche per il coraggio che non pensavamo di avere, Audaci non solo di nome ma anche di fatto!

……e il 112?….nessuna risposta!

Ps. Il rammarico è che per cercare di chiamare la Forestale, il Paolo non ha potuto riprendere il salvataggio, ma comunque abbiamo fatto una divertente simulazione nelle foto scattate alla fine dell’allenamento!

Clicca qui o sulle immagini per le altre foto!

I QUATTRO AUDACI....CON DISTANZIAMENTO SOCIALE!
Fabrizio
Fabrizio
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